Avviso alla popolazione

La categoria

13/07/2017

Comune di CAGGIANO

 

 

Prot. n. 4197 del 13 luglio 2017

 

Sulla rete idrica comunale nelle prossime ore potrebbero verificarsi ulteriori interruzioni nell’erogazione alle utenze in seguito ad una possibile riduzione del flusso idrico di adduzione alla rete stessa.
La rete comunale viene alimentata dall’impianto idrico regionale denominato “impianto Pozzi e stazioni di sollevamento Polla-Caggiano” che serve i comuni di Polla, Pertosa, Salvitelle, San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio e Caggiano. Da circa nove mesi l’impianto viene gestito in condizioni emergenziali dove le stesse Amministrazioni Comunali assicurano gli interventi di manutenzione sia straordinari che ordinari allo scopo di garantire la continuità di servizio.
I Comuni stanno supplendo alle attività di gestione, che sono in capo alla stessa Regione Campania, in seguito al disimpegno della stessa dalla gestione ed alle lungaggini relative alla definizione dei rapporti riferiti al trasferimento di gestione previsto dalle vigenti leggi di riordino del ciclo integrato delle acque.
Le suddette condizioni di criticità sono scaturite in seguito all’interruzione del servizio di conduzione degli impianti regionali da parte del precedente affidatario con conseguente licenziamento degli addetti impegnati nella gestione e dal mancato subentro, a tutt’oggi, del nuovo soggetto responsabile ovvero il gestore unico del ciclo integrato delle acque, che per l’ambito di appartenenza (Diano, Alburni, Cilento, ..) è individuato nella società “Consac S.p.a. gestioni idriche”.
In seguito all’azione dei Sindaci dei comuni interessati, recentemente la società “Consac S.p.a. gestioni idriche” ha dichiarato la propria disponibilità al subentro nella gestione dell’impiantistica regionale, impegno non concretizzatosi dal momento che gli ex-lavoratori mantengono, dal loro licenziamento, l’occupazione degli impianti rivendicando il passaggio di cantiere al nuovo gestore e/o in subordine il trasferimento presso altri impianti regionali, in applicazione delle leggi di riordino del ciclo integrato delle acque. Parimenti la “Consac S.p.a.” ha fatto rilevare che il passaggio di cantiere non è concretizzabile per ragioni economiche in quanto il sistema tariffario imposto per legge ed il relativo Piano industriale di gestione degli impianti non consente la copertura economica per l’assunzione degli ex-lavoratori. Gli stessi lavoratori in protesta hanno mantenuto un comportamento in parte collaborativo con le amministrazioni, offrendo la necessaria assistenza per la gestione dell’impiantistica nelle centrali garantendo in tal modo l’erogazione continuativa su tutta la rete idrica comunale. Nei periodi di occupazione e/o di protesta non collaborativa i quantitativi idrici forniti non consentono di alimentare con continuità le utenze sull’intero territorio comunale.
Ciò avviene per l’assenza di deposito nel serbatoio regionale in Loc. Ringo e per questa circostanza possono verificarsi interruzioni all’erogazione idrica nelle civili abitazioni a partire dal Centro Abitato Alto (Centro Storico e Zona Convento) e nelle Zone Rurali Alte a partire dalla Loc. Pietra Grossa/Piedi l’Arma, San Francesco ed Ingito/Massa a partire dalle 23 fino alle prime ore della mattina ed a partire dalle 10,30 della mattina alle prime ore del pomeriggio.
Nell’occasione si raccomandano i cittadini alla massima collaborazione nell’utilizzo dell’acqua potabile per le sole attività per le quali è indispensabile e consentita.
Inoltre a breve partirà un sistema di monitoraggio dei consumi presso le civili abitazioni con lettura settimanale/quindicinale dei misuratori allo scopo di individuare i consumi eccessivi e non giustificati.

Allo stato le criticità sono quelle innanzi descritte e le condizioni delle falde non presentano condizioni di crisi tali da generare particolari condizioni di allarme. In questi giorni le attività delle Amministrazioni Comunali interessate sono orientate a superare gli ultimi ostacoli che si frappongono all’ingresso immediato della società “Consac S.p.A.”, nella gestione dell’impiantistica regionale prima e, successivamente, nella presa in carico dell’intero Ciclo Integrato delle Acque del comprensorio.
Per una corretta informazione è bene rilevare che i Sindaci, da oltre due anni, stanno assumendo su di se tutte le responsabilità e le iniziative di gestione con rischio di produrre finanche atti impropri, al solo scopo di assicurare la continuità di un servizio essenziale, quale la fornitura di acqua potabile che, invece, fa capo ad altri soggetti, in primis alla Regione Campania.

 

Documento condiviso dai Sindaci dei comuni di Caggiano, Polla, Salvitelle e Sant'Arsenio

 

 

IL SINDACO

(Dott. Giovanni CAGGIANO)

 

Avviso alla cittadinanza condiviso dai Sindaci dei comuni di Caggiano, Polla,
Salvitelle e Sant’Arsenio.

 

 

 

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13/07/2017

Comune di CAGGIANO

 

 

Prot. n. 4197 del 13 luglio 2017

 

Sulla rete idrica comunale nelle prossime ore potrebbero verificarsi ulteriori interruzioni nell’erogazione alle utenze in seguito ad una possibile riduzione del flusso idrico di adduzione alla rete stessa.
La rete comunale viene alimentata dall’impianto idrico regionale denominato “impianto Pozzi e stazioni di sollevamento Polla-Caggiano” che serve i comuni di Polla, Pertosa, Salvitelle, San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio e Caggiano. Da circa nove mesi l’impianto viene gestito in condizioni emergenziali dove le stesse Amministrazioni Comunali assicurano gli interventi di manutenzione sia straordinari che ordinari allo scopo di garantire la continuità di servizio.
I Comuni stanno supplendo alle attività di gestione, che sono in capo alla stessa Regione Campania, in seguito al disimpegno della stessa dalla gestione ed alle lungaggini relative alla definizione dei rapporti riferiti al trasferimento di gestione previsto dalle vigenti leggi di riordino del ciclo integrato delle acque.
Le suddette condizioni di criticità sono scaturite in seguito all’interruzione del servizio di conduzione degli impianti regionali da parte del precedente affidatario con conseguente licenziamento degli addetti impegnati nella gestione e dal mancato subentro, a tutt’oggi, del nuovo soggetto responsabile ovvero il gestore unico del ciclo integrato delle acque, che per l’ambito di appartenenza (Diano, Alburni, Cilento, ..) è individuato nella società “Consac S.p.a. gestioni idriche”.
In seguito all’azione dei Sindaci dei comuni interessati, recentemente la società “Consac S.p.a. gestioni idriche” ha dichiarato la propria disponibilità al subentro nella gestione dell’impiantistica regionale, impegno non concretizzatosi dal momento che gli ex-lavoratori mantengono, dal loro licenziamento, l’occupazione degli impianti rivendicando il passaggio di cantiere al nuovo gestore e/o in subordine il trasferimento presso altri impianti regionali, in applicazione delle leggi di riordino del ciclo integrato delle acque. Parimenti la “Consac S.p.a.” ha fatto rilevare che il passaggio di cantiere non è concretizzabile per ragioni economiche in quanto il sistema tariffario imposto per legge ed il relativo Piano industriale di gestione degli impianti non consente la copertura economica per l’assunzione degli ex-lavoratori. Gli stessi lavoratori in protesta hanno mantenuto un comportamento in parte collaborativo con le amministrazioni, offrendo la necessaria assistenza per la gestione dell’impiantistica nelle centrali garantendo in tal modo l’erogazione continuativa su tutta la rete idrica comunale. Nei periodi di occupazione e/o di protesta non collaborativa i quantitativi idrici forniti non consentono di alimentare con continuità le utenze sull’intero territorio comunale.
Ciò avviene per l’assenza di deposito nel serbatoio regionale in Loc. Ringo e per questa circostanza possono verificarsi interruzioni all’erogazione idrica nelle civili abitazioni a partire dal Centro Abitato Alto (Centro Storico e Zona Convento) e nelle Zone Rurali Alte a partire dalla Loc. Pietra Grossa/Piedi l’Arma, San Francesco ed Ingito/Massa a partire dalle 23 fino alle prime ore della mattina ed a partire dalle 10,30 della mattina alle prime ore del pomeriggio.
Nell’occasione si raccomandano i cittadini alla massima collaborazione nell’utilizzo dell’acqua potabile per le sole attività per le quali è indispensabile e consentita.
Inoltre a breve partirà un sistema di monitoraggio dei consumi presso le civili abitazioni con lettura settimanale/quindicinale dei misuratori allo scopo di individuare i consumi eccessivi e non giustificati.

Allo stato le criticità sono quelle innanzi descritte e le condizioni delle falde non presentano condizioni di crisi tali da generare particolari condizioni di allarme. In questi giorni le attività delle Amministrazioni Comunali interessate sono orientate a superare gli ultimi ostacoli che si frappongono all’ingresso immediato della società “Consac S.p.A.”, nella gestione dell’impiantistica regionale prima e, successivamente, nella presa in carico dell’intero Ciclo Integrato delle Acque del comprensorio.
Per una corretta informazione è bene rilevare che i Sindaci, da oltre due anni, stanno assumendo su di se tutte le responsabilità e le iniziative di gestione con rischio di produrre finanche atti impropri, al solo scopo di assicurare la continuità di un servizio essenziale, quale la fornitura di acqua potabile che, invece, fa capo ad altri soggetti, in primis alla Regione Campania.

 

Documento condiviso dai Sindaci dei comuni di Caggiano, Polla, Salvitelle e Sant'Arsenio

 

 

IL SINDACO

(Dott. Giovanni CAGGIANO)

 

Avviso alla cittadinanza condiviso dai Sindaci dei comuni di Caggiano, Polla,
Salvitelle e Sant’Arsenio.

 

 

 

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